La mostra Metafisica a Milano rappresenta uno dei progetti culturali più ambiziosi e articolati del 2026. Metafisica / Metafisiche non è infatti una singola esposizione, ma un programma di mostre diffuse in città che, da gennaio a giugno, coinvolge alcune delle principali istituzioni museali milanesi, proponendo una rilettura ampia e contemporanea di uno dei movimenti artistici più enigmatici e influenti del Novecento.

All’interno di questo grande progetto, Palazzo Reale costituisce il cuore e il punto di avvio del percorso espositivo, con una mostra di ampio respiro dedicata alle origini della Metafisica e alle sue molteplici declinazioni nel corso del XX e XXI secolo. In questo contesto, Ad Artem è didattica ufficiale della mostra a Palazzo Reale, curando visite guidate e percorsi educativi pensati per accompagnare pubblici diversi alla scoperta di una poetica complessa, affascinante e sorprendentemente attuale.

La Metafisica: un movimento oltre il visibile

La Metafisica nasce in Italia nel 1917, a Ferrara, come risposta radicale alla rappresentazione naturalistica della realtà. Gli artisti metafisici non rinunciano alla figurazione, ma la svuotano di funzione narrativa, trasformando spazi, oggetti e figure in presenze enigmatiche. Piazze silenziose, architetture classiche, manichini, statue e nature morte diventano strumenti per indagare ciò che si cela oltre l’apparenza delle cose.

La mostra Metafisica / Metafisiche offre al pubblico l’opportunità di comprendere come questo linguaggio abbia segnato in profondità l’arte del Novecento, influenzando non solo la pittura, ma anche la fotografia, l’architettura, il cinema, il teatro, il design, la moda e la letteratura. La Metafisica si configura così non come uno stile chiuso, ma come una sensibilità capace di attraversare epoche e discipline.

I protagonisti della Metafisica

Al centro della mostra Metafisica a Palazzo Reale si collocano i grandi maestri del movimento. Giorgio de Chirico, fondatore della pittura metafisica, è il principale interprete di un linguaggio che trasforma la città in uno spazio mentale. Le sue celebri piazze d’Italia, sospese in un tempo immobile, sono luoghi di attesa e mistero, in cui ogni elemento sembra carico di un significato nascosto.

Accanto a lui, Alberto Savinio sviluppa una Metafisica colta e ironica, attraversata da riferimenti mitologici e letterari. Pittore, musicista e scrittore, Savinio amplia i confini del movimento, introducendo una riflessione sul mito come strumento critico per interpretare la modernità.

Carlo Carrà, dopo l’esperienza futurista, aderisce alla Metafisica trovandovi una dimensione di ordine e rigore formale. Le sue composizioni, costruite attorno a oggetti quotidiani e ambienti chiusi, restituiscono un senso di silenzio e concentrazione che contribuisce in modo decisivo alla definizione del linguaggio metafisico.

Pur mantenendo una posizione autonoma, anche Giorgio Morandi è profondamente legato alla Metafisica. Le sue nature morte, apparentemente semplici, condividono con il movimento l’attenzione al silenzio, alla sospensione del tempo e alla concentrazione dello sguardo. Bottiglie, vasi e scatole diventano presenze assolute, sottratte a ogni funzione narrativa.

Metafisica e contemporaneità

Uno degli aspetti più affascinanti della mostra Metafisica / Metafisiche è il dialogo tra i maestri storici e gli artisti che, nel corso del tempo, hanno raccolto e rielaborato l’eredità metafisica. Il percorso espositivo mette in luce come le intuizioni del movimento abbiano influenzato il Surrealismo e artisti come René Magritte, Max Ernst e Salvador Dalí, per poi riaffiorare in forme diverse nella contemporaneità.

La Metafisica diventa così una chiave di lettura trasversale, capace di attraversare il Novecento e arrivare fino ai linguaggi del presente, dimostrando la sua straordinaria vitalità.

Palazzo Reale: il cuore del progetto

All’interno del programma di mostre diffuse in città, Palazzo Reale assume un ruolo centrale. Qui vengono presentate oltre trecento opere che raccontano la nascita del movimento e i suoi sviluppi, offrendo al pubblico un percorso immersivo e articolato. La mostra Metafisica a Milano trova in questo spazio una sede ideale, capace di valorizzare il dialogo tra opere, storia e architettura.

Promossa dal Ministero della Cultura e dal Comune di Milano, e prodotta da Palazzo Reale insieme alle principali istituzioni museali cittadine, la mostra rientra nel programma culturale dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026.

Ad Artem didattica ufficiale: visite guidate e percorsi educativi

In occasione della mostra Metafisica / Metafisiche a Palazzo Reale, Ad Artem è didattica ufficiale e sta progettando un articolato programma di visite guidate e visite laboratorio rivolte a scuole di ogni ordine e grado, gruppi organizzati, singoli visitatori e famiglie.

Le visite guidate Ad Artem sono pensate per offrire strumenti di lettura chiari e rigorosi, capaci di accompagnare il pubblico all’interno di un linguaggio artistico complesso. Particolare attenzione è dedicata al dialogo tra opere e contesto storico, stimolando l’osservazione e il pensiero critico.

Le visite laboratorio affiancheranno il percorso guidato con attività partecipative, pensate per coinvolgere attivamente i partecipanti e favorire una comprensione più profonda dei temi della Metafisica: il mistero, il silenzio, il tempo sospeso, l’enigma delle immagini.

Mostra Metafisica Milano: un’esperienza di scoperta

La mostra Metafisica Milano invita il pubblico a rallentare lo sguardo e a confrontarsi con un’arte che non offre risposte immediate, ma apre domande. Grazie al lavoro di mediazione culturale di Ad Artem, il progetto diventa un’occasione privilegiata per avvicinarsi alla storia dell’arte come esperienza di conoscenza, capace di parlare ancora al presente.